Isola di Fuerteventura: Graziana Morcaldi

Mi presento, sono Graziana, ventinovenne giornalista pubblicista e cameriera a tempo pieno. Vivo in un isola nell’Oceano Atlantico, a novantasette chilometri dalla costa africana: l’isola di Fuerteventura.

Prima di cominciare a raccontarvi la mia isola dovete sapere che il mio mondo non è un mondo reale, non lo e mai stato ai miei occhi, e per comprenderlo dovrete imparare a vedere un pò come me. Immaginate un bambino che viene portato per la prima volta in un lunapark. Ecco, quelli sono occhi di un piccolo essere umano che non ha ancora conosciuto la cattiveria e le brutture e tutto quello che conta per lui in quel momento preciso è una giornata al lunapark con la sua mamma e il suo papà. Rappresenta la felicità pura, che non ha crucci per qualcosa accaduto ieri, o preoccupazioni per qualcosa che accadrà domani. Con quegli occhi, lasciate fuori problemi e preoccupazioni, ansie e rabbie. Lasciate sull’uscio, se riuscite, anche insoddisfazioni e malcontenti, perché non ne avrete bisogno nel mio mondo. L’unica cosa di cui avrete bisogno sarà la fantasia.

“Lei dovrebbe sognare di più, signor Wormold.

Nel nostro secolo la realtà non è cosa da affrontare”.

Graham Greene

Nel mio posto nel mondo ho avuto la possibilità di decidere chi volevo essere e ho scelto di schiudere le ali e volare. Nel mio posto nel mondo le dinamiche cambiano rapide come il passare delle nuvole e le nuvole stesse sembra abbiano una gran fretta, ci salutano dall’alto e vanno a perdersi in orizzonti lontani.

Nel mio posto nel mondo senti la gente dire: “Aparco la bicicletta y vuelvo”. I bambini hanno il compagno di scuola latino, quello africano, quello asiatico e quello europeo ed è una festa di colori e integrazione.

Nel mio posto nel mondo prendere una birra in compagnia significa passare dall’italiano allo spagnolo all’inglese in una conversazione di pochi minuti. Nel mio posto nel mondo c’è una realtà fittizia e quasi utopica che se non ti schiaccia ti eleva all’ennesima potenza.

isola di fuerteventura

Nel mio posto nel mondo il suono del traghetto in partenza mi indica l’ora.

Nel mio posto nel mondo il sindaco, il direttore di banca e il poliziotto in pausa pranzo sono in spiaggia a giocare con i figli.

Nel mio posto nel mondo non è tutto perfetto, io stessa sono caduta, ho mangiato sabbia e nuotato nelle tempeste, ma tormenti e perdite hanno un sapore dolciastro se ti lecchi le ferite su uno scoglio contemplando l’oceano.

Nel mio posto nel mondo è tutt’altro che perfetto ma giuro di aver danzato nella notte sotto le stelle abbracciata alla felicità.

Nel mio posto nel mondo tutto scivola via: amori e incastri, certezze e pregiudizi. Impari che tutto è precario e va via veloce come una fola di vento improvvisa e quando accetti questo compromesso assapori per davvero il gusto di ogni istante.

Nel mio posto nel mondo non esistono treni, ma se è per questo nemmeno semafori. Non esiste nemmeno il lunedì. Non esistono nemmeno le stagioni perché il sole è un compagno fedele e perenne, e quella rara giornata di pioggia ha il sapore curioso della novità.

Nel mio posto nel mondo ho schiuso le ali d’impeto nella fretta di imparare a volare ma la potenza del vento mi ha scaraventato al suolo, lasciandomi sulla pelle cicatrici che accarezzo e rispetto. Il mio posto nel mondo è come una donna capricciosa, devi saperla conquistare ogni giorno e non abbassare mai la guardia, potresti perderla da un momento all’altro. Eppure, se il vento è favorevole e trovi il giusto equilibrio, si lascerà amare senza riserve e ti amerà a sua volta e allora imparerai a domare il vento, ad ascoltare il silenzio e a camminare sulle nuvole.

grazianamorcaldi@yahoo.it