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Fuerteventura e il mistero dei pirati: la Cueva del Dinero

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La Cueva del Dinero, Fuerteventura e il mistero dei pirati

Alessandra Ros

 

Fuerteventura, un’isola conosciuta per le sue spiagge e località balneari e per il contrasto di colori tra aria terra e mare, ma che dico mare… Oceano.

Sì perché quella cornice azzurra che ci circonda in realtà è così vasta da arrivare fino ai Caraibi, così vasta da racchiudere in se più storie di un museo.

L’isola di Fuerteventura racchiude in se miti, leggende curiose e intriganti, come abbiamo visto nell’ articolo su Tindaya, nell’entroterra dell’isola non mancano le streghe, ma se si parla di costa allora, non si può far a meno di entrare in un altro genere di leggenda: quella dei pirati.

Sicuramente la sua posizione geografica ha contribuito ad aiutare i velieri dei pirati provenienti dai Caraibi, a trovare terra ferma per rifocillarsi e chissà, magari anche per nascondere i loro tesori.

Se anche voi come me da bambini giocavate a caccia al tesoro… Beh non potrete far a meno di appassionarvi a questa storia e chissà scoprire un altro lato di quest’incredibile isola.

Tutto iniziò nel nord dell’isola di Fuerteventura, vicino alla spiaggia di Majanicho dov’era attraccata una nave pirata, che aveva scelto quella costa come luogo strategico per attaccare altre navi provenienti dall’ America. Si narra che uno dei membri dell’equipaggio fosse un majorero di Lajares e che era stato preso in ostaggio dai corsari.

Non sapendo come fuggire dalla nave, il majorero comiciò a diffondere la voce della presenza di un tesoro nascosto in una grotta non lontano dal punto in cui si trovavano, quella che oggi è conosciuta come Cueva del Dinero.

I pirati incuriositi dalla sua notizia, gli chiesero di condurli alla grotta, così il majorero, che conosceva bene il fondo di quelle coste, li fece passare per il Bajo de la Burra con la speranza che la nave incagliasse per poi scappare. Tutto procedette come previsto, il veliero incagliò, ma quando il majorero scappò i corsari se ne accorsero e lo uccisero mentre stava nuotando verso la riva.

A questo punto vi chiederete: quindi?

Dov’è il mistero della Cueva del Dinero se alla cueva non sono mai arrivati?

Il fatto curioso di questa storia è che molti anni dopo, nel 1945 ha comiciato a girare una storia riguardante proprio la grotta del Dinero.

Tutto iniziò quando ritornò a Fuerteventura un majorero che aveva vissuto a Cuba ed era appena ritornato in patria.

Egli conosceva il proprietario del terreno dove si trovava la Cueva del Dinero e quando si mise in contatto con lui gli raccontò della presenza di un tesoro nascosto proprio all’interno della grotta e che si sarebbero dovuti mettere subito all’opera per trovarlo prima che lo facesse qualcun altro. Il proprietario accettò e in men che non si dica i due con l’aiuto di un’altro majorero fidato, iniziarono la ricerca.

Iniziarono a scavare e i lavori continuarono per due mesi, i tre uomini dormirono all’interno della grotta, senza mai lasciarla per paura che entrasse qualcun altro e approfittando dei loro scavi trovasse il tesoro prima di loro.

Sfortunatamente i tre majoreros si arresero stremati dopo 2 mesi di scavi, non trovarono nessun tesoro, ma quello che scoprirono fu comunque sorprendente, ossa di scheletri umani e resti di ceramiche vennero alla luce da quelle rocce impolverate svelando così non solo che qualcosa era realmente celato all’interno della grotta, ma che qualcun altro prima di loro aveva sentito parlare di quel tesoro nascosto ed era stato disposto a lasciarci la vita per trovarlo.

Attualmente nelle immediate vicinanze della Cueva del Dinero si possono trovare resti di ceramiche aborigene e fossili di molluschi.

Saranno per caso indizi che potrebbero dare un appropriato finale a queste leggende? O magari segnali che ci possono aiutare a trovare il tesoro nascosto?

Questo non è chiaro, ma quello che non si può negare è che le leggende hanno sempre un fondo di verità e in fondo il finale sta nell’immaginazione e nell’intuito di chi legge.

“ L’immaginazione è più importane della conoscenza.

La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.”

Albert Einstein

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